Mattia Traverso Nato a Genova nel 1885, Mattia Traverso era figlio di un orafo e compì i propri studi artistici presso l'Accademia Ligustica di Belle Arti della città natale sino al 1911, ottenendo la borsa di studio Brignole Sale De Ferrari con l'esecuzione del dipinto "Salomè", opera giovanile nella quale traspare già la sua attenzione al corpo femminile.
Grazie al denaro ricevuto trascorse lunghi periodi a Roma ove si dedicò ad una pittura prevalentemente religiosa e dilettandosi anche nell'affresco. Sue sono le opere presso la chiesa del Sacro Cuore e di San Giacomo Apostolo a Carignano, oltre a lavori eseguiti a Genova nella chiesa di Santa Caterina e nella chiesa di San Siro. Grandi lavori a tema religioso li compì per i padri somaschi decorandone la sede genovese e realizzando un "San Giuseppe con Gesù Bambino" per l'istituto di Corbetta (MI). Nella Chiesa Parrocchiale di Tatti (gr) nell'anno 1934 realizza olio su tela di metri 3 x 4 " Assunzione di Maria Santissima con Madonna e Angeli ".
Egualmente si dedicò anche ai ritratti su commissione privata, soprattutto della borghesia genovese, tra i quali citiamo quello del marchese Durazzo Pallavicini caratterizzato da un'ambientazione seicentesca, oltre al ritratto equestre di Campanella, del cardinal Boetto (arcivescovo di Genova), dell'arciduca Carlo Stefano d'Austria, del senatore Bensa. Si distinse anche come copista di Van Dick e Rubens, sempre per committenze private.
Morì a Genova nel 1956

Domenico Traverso detto Nino Nato a Genova nel 1922. Nino Traverso, discendente da una famiglia di pittori, da Niccolò Traverso (attivo nel Settecento), agli zii Mattia e Antonino, ha cominciato a dipingere a vent'anni da autodidatta. E’ vissuto a lungo all’estero, in particolare in Etiopia, Somalia, Mozambico, Angola, e Congo e anche a Milano, dove ha esposto più volte alla Galleria Elba, al circolo del Dialogo e alla Bottega del Pittore. A Genova, città in cui ha vissuto, ha esposto alla Galleria San Matteo.
Ha conseguito numerosi premi, tra i quali vanno citati: Premio Raffaello Sanzio,1964, 1965; Premio Dante, 1966; Premio il Quadrato, 1970.
Ha dipinto quadri di soggetto simbolico e allegorico, spesso influenzato dalle atmosfere della pittura metafisica e da una spiccata inclinazione al surreale
E' morto a Genova nel 1980

Adelina Zandrino nacque a Genova nel 1893 da una famiglia benestante e lungimirante che le permise di sviluppare, da autodidatta, le sue notevoli attitudini artistiche
Soggiornò a lungo a Parigi dove ebbe modo di respirare la entusiasmante atmosfera di "fin de siécle". Dotata di una grande manualità e animata da una grande intensità poetica la sua attività spaziò dalla grafica (illustrazioni per cartoline, manifesti, libri) alla pittura (a pastelli e a olio), dalla scultura alla ceramica. ottenendo grande successo in tutti i campi. I temi prevalenti furono la femminilità, ed in particolare la maternità,  e la fanciullezza. Molto importanti furono i temi religiosi: la maternità di Maria, la nascita di Gesù, gli angeli, scene dall'antico e Novo testamento.
Dal 1950, in coincidenza con il notevole impegno per l'anno santo, l'impegno nel campo religioso fu quasi totale.
Risale al 1971 la tela su olio della Madonna con Bambino che adorna una degli altari laterali della chiesa di San Paolo.
Adelina Zandrino ebbe molti riconoscimenti pubblici tra cui, particolarmente prestigiosa, la Medaglia d'oro di benemerenza artistica.
Mori a Genova, quasi centenaria, nel 1994.
Anagrafiche autori: Traverso Domenico (Nino). [torna ai risultati].

Armando Merlo nacque a Genova nel 1924. Iscrittosi inizialmente al liceo Artistico di Genova completò i suoi studi al Liceo di Venezia nel 1934.
Iniziò l’attività pittorica nel primo dopoguerra, manifestando quasi subito una predilezione per l’acquarello.
 Agli inizi degli anni ’50 abbandonò la pittura per dedicarsi alla pubblicità, specializzandosi in seguito nella realizzazione di espositori pubblicitari.

Fino al 1974 tale attività lo coinvolse totalmente.
Verso la fine di quell’anno  però, Merlo sentì la necessità di riprendere il discorso pittorico, riproponendosi ben presto all’attenzione del pubblico e della critica.
L’acquarello tornò ad essere il mezzo preferito ed in tale direzione si propose di approfondire sia la tecnica sia la possibilità espressiva.
A partire dal 1975  dedicò alla pittura la piena totalità del suo tempo, nel suo studio genovese di via Acquarone.
In questi ultimi vent’anni di attività pittorica ha esposto in parecchie mostre personali e collettive, in Italia ed all’estero. Un suo quadro è esposto al Museo dell’Acquarello di Fabriano.
E' morto a Genova il 24/02/2017 dopo un lungo periodo di sofferenza, amorevolmente assistito dalla moglie  Luisa, sostegno e stimolo di tutta la sua attività artistica.